Lunedì 30 gennaio 2023
Variabile 8/9 gradi
Eccomi!
Sono tornato! Scusate l'assenza ma ero in Tour... in vacanza... insomma in giro con un Van...
Confesso che se da un lato sono dispiaciuto perchè forse questi giorni sono volati, dall'altro sono anche contento di essere tornato.
Ho fatto un bel giro: circa 750 km in van e circa una cinquantina a piedi sommando le varie escursioni, visite a luoghi e camminate varie...
Il mezzo: Van CAMPEO Bürstner |
Prima tappa Siena.
Siena è una città che già conoscevo. Una città nella quale mi piace sempre tornare. Alla quale sono legato in maniera particolare come ho già avuto modo di scrivere nel post precedente e dove ogni volta trovo un nuovo motivo, un nuovo pretesto per perdermi nel dedalo delle vie del centro.
Siena |
La seconda tappa del tour è stata Montalcino.
La città del Brunello e di Sandro Chia. Ma aldilà di questo e quello, come già successo in passato, l'ho travata alquando deludente. Fatto salvo il paesaggio e la campagna circostante che di fatto sono stati il filo conduttore di questi giorni di viaggio... Campagna, natura, spazi e paesaggi unici al mondo.
Montalcino |
Appena fuori Montalcino, ecco l'Abbazia di Sant'Antimo.
Un luogo speciale. Carico di storia e spiritualità, di silenzi e sapori antichi. Qui il tempo sembra essersi fermato. Che il visitatore sia mosso dalla fede oppure no, inevitabilmente cerca un momento di raccoglimento. E io non sono stato da meno. Ho meditato e alla mia maniera mi sono ritrovato immerso in una sorta mantra, di preghiera...
Abbazia di Sant'Antimo |
Pienza è stata la tappa successiva di questo breve viaggio "On the Road".
Città che se da un punto di vista sembra dipinta, dall'altro risulta quasi stucchevole da quanto perfetta! Bella, accogliente e pulita! Inutile raccontare della degustazione di pecorini ma sappiate che il buon bere ed il buon mangiare sono state fra le note più "commoventi" di questi giorni.
Pienza |
Da Pienza mi sono mosso alla volta di Montepulciano.
Altro luogo "da bere". Prima però, una sosta alla Chiesa di San Biagio (purtroppo, in questa stagione aperta solo nei fine settimana)...
La città del Rosso Nobile gode di una strana atmosfera. Si percepisce il suo illustre passato, si respira la storia in ogni pietra del suo selciato e si è tirati per la giacca da venditrici e venditori di vino in ogni angolo, dove ognuno offre "mirabilanti" e altrettanto "uniche" degustazioni che sembrano confezionate "a hoc" per imbonire i turisti...
Chiesa di San Biagio a Montepulciano |
Montepulciano |
Tappa successiva: Orvieto.
In questa città avevo due appuntamenti in agenda. Il primo il famigerato Pozzo di San Patrizio... Luogo magico, unico al mondo e straordinario esempio di intelligenza architettonica, ahimè, deturpato dalle luminarie natalizie che ne violentano la visita e trasformano questo luogo già magnifico di suo senza la necessità di un qualsiasi ulteriore interveto, in un enorme carrozzone da Luna Park... Della serie "Il cattivo gusto non ha limiti"
Orvieto, Pozzo di San Patrizio |
Secondo appuntamento nella città umbra: il Duomo.
Luogo sacro che lascia con il fiato corto chiunque. Di una bellezza sconvolgente. Conservato magnificamente e fruibile nella maniera più "sana" possibile. La vista si colma, la conoscenza si affina e l'animo gode e ne trae benefici incalcolabili.
A fianco al duomo (non documentato da alcuna fotografia in questo post), merita la visita anche il museo dedicato ad Emilio Greco, fra i più importanti scultori italiani del XX secolo, nato in Sicilia ma legato ad Orvieto da un doppio filo, che lo trova anche autore degli splendidi portali bronzei del Duomo stesso.
Orvieto, il Duomo |
Poi è la volta di Foligno. Anche qui due tappe: Palazzo Trinci e Gino De Dominicis.
Il primo già di per sé merita la visita. Palazzo storico magnificamente messo a disposizione del visitatore che viene accolto da una collezione reperti archeologici, affreschi, ambienti unici e una ricchissima pinacoteca. E poi, quello che per molti rappresenta il capolavoro di Gino de Dominicis ospitato nella ex Chiesa della Santissima Trinità in Annunziata: CALAMITA COSMICA. Confesso che al cospetto di questa scultura ho avuto un momento di vera commozione. Andate. Non ne rimmarrete delusi!
gli interni di Palazzo Trinci |
Gino de Dominicis - Calamita Cosmica |
E fra un eremo e l'altro, un vigneto e un'uliveta, la strada mi ha portato a Rapolano Terme. Alle antiche Terme di Querciolaia.
In realtà volevo fare anche altre tappe ma poi il tempo a mia disposizione (sempre poco, maledetto e tiranno) mi sono accorto, che non mi sarebbe bastato e la sosta alle terme era uno degli obbiettivi principi di questo viaggio.
Così come gli antichi centurioni prima di rientrare in Roma usavano fare per depurarsi, anch'io l'ho fatto prima di tornare alla Casetta...
Eccomi quindi a sfidare il freddo dei giorni della Merla (2 gradi con un vento fortissimo di tramontana che mi frustava il volto) alle prese con bagni caldi in vasche solfuree all'aperto, hammam e massaggi vari...
Rapolano Terme, Antiche Terme di Querciolaia |
Per finire, lungo la strada del rientro, un'ultima veloce tappa: Volterra.
Mi vergogno a confessarlo ma in tanti anni, nella città dell'alabstro, ero stato solo una volta e solo per motivi di lavoro, quindi senza la possibilità di godermela un po'...
Volterra |
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