venerdì 3 giugno 2022

La natura deve fare il suo corso...


 

La natura deve fare il suo corso, siamo tutti d'accordo... Ma che cazzo, però!

E' morto il cavallo di nemmeno due anni che tante volte ho fotografato. 

Lo avevo "chiamato" Sig. Cavallo... 

Meno di sei giorni fa era lì a farsi accarezzare il muso e a farsi fotografare, sperando che gli arrivasse qualcosa da mangiare... Poi l'altra mattina era disteso già agonizzante... Un virus? Un'infezione? Una zecca infetta? Non sono in grado di saperlo... in meno di 48 ore è andato. 

Non era il mio cavallo, ma del mio vicino "di terra"... Sinceramente però, un po' lo avevo addottato anch'io... Ogni volta che mi sentiva arrivare "mi chiamava" con quel suo nitrito già forte e possente... e poi sentivo gli zoccoli battere forte sulla terra battuta... Era il suo modo di richiamare la mia attenzione...

Sta di fatto, che ora, guardare quel recinto vuoto, mi prende davvero male... Ma è il corso "anormale" della vita... Fatto di vita e, troppo spesso, di morti ingiuste. Premature.

Era un bel cavallino Sig. Cavallo... Buon viaggio Sig. Cavallo.

 


mercoledì 1 giugno 2022

Ho conosciuto il mare

 


Fra qualche giorno, come tutti gli anni per lavoro, mi trasferirò al mare: in Sardegna. 
 
Terra che amo incondizionatamente come ho gia avuto modo di affermare più e più volte. 
Così come amo altrettanto il mare, i suoi profumi ed i suoi capricci. 
 
Proprio pensando al mare mi è tornata alla mente una vecchia affermazione di Khalil Gibran. 
Questa:
 
"Ho conosciuto il mare meditando su una goccia di rugiada"
 
 
Quanta verità in una sola frase... in così poche parole...
 
Solo ora, alla soglia dei sessant'anni, e dopo molte, troppe, cicatrici che segnano la mia pelle, mi rendo conto di tutto ciò.  
 
Di quanti mondi ci siano fra le pieghe delle piccole cose, nella quotidianità. Nelle cose di tutti i giorni.
 
Quanti segreti celati in un gesto, in una carezza, in un sorriso. In una lacrima.
 
E quante verità in un alito di vento o in un granello di sabbia. Nell'ombra di un albero o in un fior di melo che un giorno sarà un frutto dolce e saporito.

Ho scoperto più cose facendomi trascinare da una melodia, che non ascoltando ore e ore di sermoni noiosi ed interminabili. 
 
Ho amato molto di più meditando sui momenti felici strascorsi con una persona al momento della sua scomparsa, che non partecipando a 100 funerali versando collettive lacrime ipocrite.
 
Ho meditato di più guardando un fuoco, un tramonto o un'ape che si posa su di un fiore, che non leggendo milioni di testi sacri...

Ho scoperto di più esplorando il piccolo mondo che mi circonda che non cercando di risolvere i problemi dei massimi sistemi. 

Ha proprio ragione il buon vecchio e caro Khalil... E' solo scoprendo i segreti di una goccia di rugiada che si arriva a conoscere la maestosità del mare.
Grazie!