domenica 14 agosto 2022

Natura inaspettata 2

 Come già scritto in un post precedente (se te lo fossi perso clicca QUI), adoro scoprire quello che spesso giardini e parchi nascondono. A volte anche più dei luoghi selvaggi ed incontaminati (che adoro "esplorare"), dove sarebbe normale fare certe scoperte.

Quindi, come dicevo, ho la fortuna di trascorrere, per lavoro, il lungo periodo estivo in Sardegna. All'interno di una struttura turistica con impatto ambientale quasi zero ed un parco botanico di grande bellezza e prosperità...

L'intelligenza di che ha progettato questo giardino è stata nel piantumare arbusti e alberi che già appartengono alla flora mediterranea... ed in particolare a questa zona della grande isola.

Quindi, oltre ad una infinita varietà di fiori e piante, che non conosco e non riconosco, è facile imbattersi in un rigoglioso cespuglio di rosmarino che qui assume un carattere squisitamente decorativo...


...o per sottolineare il luogo dove siamo, ecco a pochi passi di distanza uno spledido e fiero esemplare di quercia da sughero. Pianta autoctona di questa magnifica terra sarda...


...ed a seguire, come privarsi della bellezza di un mandorlo, che quando arrivo in primavera per i primi sopralluoghi, mi accoglie, in tutta la sua regalità, completamente in fiore...


Ma la pianta che più mi piace all'interno di questo giardino è sempre lui: il carrubo. Capace di regalare dolcissimi frutti, dai più dimenticati, e refrigerio a chi cerca un po' di ombra in questa torrida e calda estate.


E per finire il secondo capitolo di questo piccolo tour botanico, vi dico che è facile trovare lungo il tragitto diversi esemplari di ulivi secolari, alcuni ispanici, altri pugliesi ed altri ancora autoctoni, che anche quest'anno sono carichi dei loro splendidi frutti...


Chissà se quelli che ho lasciato in Toscana saranno altrettanto carichi...

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