Domenica 20 ottobre 2024
Ancora non ne sono fuori e più passa il tempo e più sono confuso. Non mi riconosco.
Questa mattina sono riuscito a venire qui.
Erano oramai settimane che non ci mettevo piede. Convalescenza, maltempo ed impegni di lavoro mi hanno tenuto lontano da questo posto. Oggi, con l’arrivo di qualche raggio di sole sono tornato.
Non posso fare ancora grandi cose ma solo il fatto di esserci mi fa stare bene.
Apro la porta e ritrovo quell'odore, quegli oggetti, quei fetici che rendono mio, questo luogo.
In queste settimane ho avuto molto tempo per riflettere e più lo faccio e più arrivo alla conclusione che non ho più voglia di molte cose che fino a ieri, mi erano vitali.
Soffro le persone, gli sguardi compassionevoli, i progetti a lunga distanza e soprattutto l’impossibilità di fare quelle cose che fino a qualche tempo fa erano per me, la normalità.
Pensieri sparsi affollano la mia mente. Ho realizzato che nonostante abbia avuto una vita degna di sottolineatura, molte delle cose che avrei desiderato fare, ancora non le ho vissute.
E forse non ci riuscirò mai…
Certo che la vita è strana… lavori un’esistenza intera, ed io da questo punto di vista sono stato un privilegiato perché sono riuscito a fare di una delle mie passioni la mia attività professionale, ma quando pensi che sia arrivato il momento di poterti togliere qualche sfizio… Tac… Gli ingranaggi si bloccano.
Arrivano le malattie, vengono a mancare affetti, ti mancano le risorse.
Scopri che non hai più il tempo né le energie, per fare tutto quello che avresti voluto fare!
Per quanto sia bella, ti accorgi di quanto sia puttana la vita.
Mi fermo. Mi guardo intorno. Leggo, piango, suono...
Mi sento fragile. Vulnerabile.
Proprio l'anno scorso di questi tempi costruivo la casetta porta attrezzi... Oggi fisicamente non ci riuscirei... Forse un giorno...
E' quasi l'ora di andare. Chiudo tutto, ripongo le mie cose e con un po' di malinconia mi incammino verso casa. La gatta oggi non si è fatta vedere mentre galline di Gabri vengono a darmi l'arrivederci.
Grazie terra
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