sabato 10 maggio 2025

Pulcini, gatta e Sardegna



 Sabato 10 maggio 2025 

San Miniato, Toscana centrale

19/22 gradi, sole con una leggera brezza da nord-est


La settimana che si sta concludendo è stata a dir poco impegnativa.

Fra il meteo che non ha certo aiutato e la mancanza di tempo libero, sono stato troppo lontano da questo posto.

Sono stati 7 giorni pieni ed ho aspettato questo momento come la manna dal cielo.

Oggi e domani sono gli ultimi due giorni pieni che posso trascorrere qui. Il prossimo fine settimana sarò fuori per lavoro e di conseguenza avrò a disposizione solo delle fugaci “toccate e fuga”

Poi partirò per la Sardegna come sempre in questo periodo dell’anno e per alcuni mesi sarò fuori.

Tutto ciò mi rende nervoso, oltre al fatto che in questi ultimi giorni mi sono sottoposto ad una seduta di terapia e le analisi hanno evidenziato alcuni parametri “fuori posto” che mi obbligheranno a fare gli ennesimi approfondimenti.

Ma oggi non ho voglia di avere questi pensieri.

Voglio godermi queste ore di assoluto relax, ascoltare la natura e non pensare a niente.

Certo è che, nonostante ami profondamente la Sardegna, tutto questo mi mancherà!

Mi mancheranno questi profumi, questo guardare, questi silenzi.

Mi mancherà lo stare per ore seduto sul mio dondolo ad osservare il lavoro degli uccelli, accendere un fuoco o il prendermi cura dell’orto…

Ma più di ogni cosa mi mancherà lei… la selvatica, l’opportunista, l’indipendente, la ruffiana.

Lei che mi aspetta sempre ed ogni volta che torno appare silenziosa come solo i gatti sanno fare.

Che manifesta la sua gratitudine con una sinfonia di fusa ma mantiene sempre le distanze a suon di morsi e graffi…

Mi mancherà l’opportunità di avere sempre qualcosa di sano a disposizione da mettere in tavola.

Le mie letture, il mio prendere appunti su ogni cosa, i miei momenti di meditazione e solitudine, il progettare, il fare e l’odore della terra bagnata. 

Il sognare ad occhi aperti e il ritrovarmi a fine giornata esausto con le unghie sporche e con addosso l’odore della fatica.

E ancora, mancheranno i colori, le scoperte e le mie pause pranzo. 

Certamente vivrò la sensazione di quando mi ritrovo lontano, di mettermi a contare le ore, i giorni, che mancano alla prossima volta che riuscirò a rifugiarmi qui. 

E poi i miei feticci, gli amuleti e tutti quei piccoli gesti rituali che oramai sono quasi un mantra: preparare una tisana, accendere un bastoncino di incenso, documentare e condividere tutto ciò che mi circonda.

Ma oggi sono qui. A disintossicarmi, a prendermi cura di me stesso, a respirare a pieni polmoni questa vita che mi circonda.

E a proposito di vita, ecco l’essenza di essa… una cioccia con i suoi pulcini… che magnifica emozione!

Alla prossima 

Pacha Mama

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