sabato 18 ottobre 2025

L'autunno, l'orto e la puledra


Sabato 18 ottobre 2025 

San Miniato, Toscana centrale

25/26 sole con vento leggero da Nord-Est

 

Persiste il caldo in questo strano autunno.

Nonostante un leggero vento di Grecale ed il fatto che durante la notte la temperatura scenda anche intorno agli 8/9 gradi, 

 il giorno, i gradi arrivano anche ai 25/26.


Finalmente dopo una settimana di quasi totale latitanza, oggi sono riuscito a tornare qui. Ci starò fino al tramonto.


Inutile dire che quando non riesco a passare, ne soffro la mancanza.

In questo posto sto bene e, nonostante il lavoro fisico riesco sempre a ritrovarmi.

 


Oggi, prima di tutto, ho dato mano alla carciofaia. Pulita, zappata e diradata. 

Ho messo in essere la seconda vasca dove ho piantato cavolo nero, cipolle bianche e quelle di Tropea. Il mio mini orto invernale prende sempre più forma...

Ho “recuperato” alcune piante di bietola. E vediamo se questo lavoro di recupero funziona come è successo con il prezzemolo…

 

 


 

 

Un paio di settimane fa ho seminato in un vaso a cassetta, un po’ dei semi di “misticanza”… Un esperimento senza troppe aspettative… Ed invece… Ha preso, ed ora delle giovani piantine iniziano a spuntare…


Trovo sempre della magia in tutto questo. 

Vedere la natura che si rinnova ha per me un valore simbolico inestimabile.


È un periodo di grandi impegni lavorativi ma nonostante questo, riesco comunque a ritagliarmi dei momenti tutti per me.

 

 

 

E questo posto, in tutto ciò, ha un’importanza fondamentale. 

Qui sto bene. Alterno lavoro a relax, fatica a meditazione.

Lascio che le ore passino seguendo le esigenze del mio fisico e non quello delle lancette dell'orologio.

Mangio quando ho fame, bevo quando ho sete, lavoro quando le energie me lo consentono e mi fermo quando sento l’esigenza di recuperare.

A volte lavoro fino allo sfinimento, altre non faccio nulla.

Sto fermo ad ascoltare, a guardare, a pensare. Spesso a leggere…



Dopo pranzo, sono stato a trovare la giovane puledrina di Gabriele, il mio vicino di terra. Ha 5 mesi. È un amore. È nata subito una simpatia. È particolarmente mansueta, si fa coccolare e non ha smesso un attimo di strusciarsi contro.

 

 



 

 

 

 

Per chiudere la giornata, ho fatto un po’ di legna e tagliato, penso per l’ultima volta per quest’anno, l’erba.


Domani mattina, all’alba, alzate gli occhi al cielo… Luna e Venere saranno così vicine da sembrare che si accarezzino…


Per oggi è tutto…

Alla prossima 

Pacha Mama


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