V'è un incanto nei boschi senza sentiero;
V'è un'estasi sulla riva solitaria;
V'è un mondo dove nessuno reca turbamento;
Accanto al mare profondo e musica è il suo mugghio;
Non amo di meno gli uomini, ma di più la Natura...
Lord Byron
Questo scritto si trova nel primo fotogramma di "Into the Wild", il film scritto e diretto da Sean Penn, tratto da una storia realmente accaduta, al quale in qualche maniera è dedicato questo mio insieme di scritti.
L’ho rivisto qualche sera fa… E come sempre, ne resto emotivamente coinvolto...
Ovviamente è inutile sottolienare che ho letto e riletto il libro (anzi i libri... ne esistono almeno due) di cui trovate le segnalazioni anche qui, nella spalla destra del blog...
Ma torniamo alla quotidianità. Che di fatto non c’entra nulla con il film… ma i pensieri vanno e vengono come i chilogrammi… e sono sempre fuori controllo…
Nei giorni scorsi, durante lo svolgimento del tradizionale Mercato dei Fiori a San Miniato, ho acquistato una piantina di Incenso...
(Immagine "rubata" in rete... Io stupidamente non ho fotografato la mia ed ora sono in aeroporto, pronto per la Sicilia...) |
Non la conoscevo e non ne conoscevo le proprietà. Ho sempre creduto che l'inceso, quello utilizzato nelle liturgie ed anche quello che si brucia (io ne faccio un largo consumo) per profumare gli ambienti o semplicemente per meditare, fosse di origine diversa. E di fatto così è. Non è da lei che si ricava il tradizionale incenso ma da un'altra pianta. Resta però il fatto che il profumo che emana è proprio quello!
Si, è profumatissima! Mi piace ed in rete trovate tutte le proprietà di cui è dotata. Una pianta decisamente poco diffusa, poco conosciuta e sottovalutata.
Una pianta come dire... un po' "Into the Wild"
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