La prima immagine che conservo de La Casetta è questa fotografia.
Siamo io e mio figlio. Immortalati durante una nevicata decisamente anomala per il luogo geografico dove è situata.
Non ricordo l'anno ma ricordo perfettamente il giorno!
Lui, appena tornato da scuola tutto eccitato proprio per la nevicata improvvisa ed inaspettata. Implora. Scalpita. Urla... Vuole andare a giocare fuori!
Io senza anticipargli nulla, lo carico in macchina e lo porto con me a giocare a "Palle di neve" alla Casetta...
Un paio d'ore di totale libertà.
Libero di correre, scorazzare, rotolare e "sporcarsi con neve"...
Un giorno memorabile! Per lui e... soprattuto per me!
Ad esempio, le tende che si intravedono alla finestra, o quel "Welcome" in ghisa colorata con l'immagine di un germano o ancora quella casetta per uccellini alle nostre spalle...
E' stato uno dei primi oggetti che ho costriuto per mio figlio ed è lì ancora oggi ad ospitare, ad ogni primavera, qualche famigliola di pennuti che puntualmente tornano...
In questa immagine la Casetta ha un color "miele cotto" mentre oggi è diventata scura, arsa dalla luce e dal sole. Con i profili rossi e molti segni lasciati da questi vent'anni trascorsi in una altalena di alti e bassi.
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