“Io non capisco come si possa passare davanti ad un albero e non essere felici di vederlo.”
Fëdor Dostoevskij
Sempre più spesso mi fermo a guardare gli alberi. Li percepisco come presenze importanti. Quando vedo che sono alberi con un certo passato, con una certa struttura, li vedo come figure dalle quali apprendere. Come se fossero dei vecchi saggi.
Quando il loro arbusto è giovane ed esile, li guardo con tenerezza quasi paterna e sono mosso da quel sentimento di protezione che si ha nei confronti dei propri cuccioli.
Sta di fatto che non rimango certo indifferente davanti ad un albero e stare inmezzo o di fronte a loro mi fa stare bene.
P.S. l'albero che ho riprodotto in questa fotografia, non è alla Casetta, ma in Sardegna, che è un po' la mia seconda casa.
Si trova sulla strada litoranea che porta da Costa Rei a Villasimius. E' un po' nascosto, dietro una curva. Non si vede dalla carreggiata. Bisogna andare a cercarlo.
Questa foto l'ho scattata l'estate scorsa, in una notte di luna piena... Perso fra la luce e le tenebre.
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