domenica 18 dicembre 2022

Domenica 18 dicembre 2022 (soffiando nel vento)

Domenica 18 dicembre 2022

Sole pieno 13/14 gradi


Mai avrei immaginato un dicembre così... Giorni e giorni di pioggia battente e poi una giornata primaverile dove si riesce a stare in maniche di camicia senza accusare minimamente il frescolino.

Mah... 


Comunque tutto ciò mi ha permesso di stare una intera mattinata qui alla Casetta e fare mini di raccolto... Insalata, Borragine, Salvia, Alloro e l'immancabile Rosmarino...

il piccolo raccolto di oggi...

 
C'è una luce bellissima, limpida, trasparente. Ed è altrettanto bello stare qui ad oziare. Guardare la natura, suonare, diegnare e pensare, meditare... Ho anche acceso per l'occasione un bastone di incenso naturale Palo Santo. Mi piace profumare l'ambiente con questo tipo aromi, queste fragranze.

Sto disegnando dei soggetti ispirati alla fauna: cinghiali, falchi, cervi... un pensiero a questa natura tanto "schiaffeggiata e maltrattata" da noi essere umani...


In un post di qualche giorno fa vi avevo accennato al fatto che sarei dovuto andare a Vicenza per la mostra personale di Massimo Barlettani (se non lo ricordi clicca QUI).

Ok, ci sono andato... E contento di averlo fatto anche non ero in grandissima forma.

Esposizione curata da Filippo Lotti, intitolata BLOWIN IN THE WIND (SOFFIANDO NEL VENTO dove è ovvio il riferimento alla celebre canzone di Bob Dylan, a sessant'anni della sua uscita), con la pubblicazione di un prezioso volume promosso da Casa d'Arte San Lorenzo con testimonianze critiche di Selina Fanteria e di Elisabetta Leporelli. Due ottime giovani storiche dell'arte... Ma perchè questa incursione nel mondo dell'arte? Del lavoro?

Perchè questa mostra è molto "into the wild". E' un inno alla natura, ai suoi elementi. Al vento...

Voglio chiudere questa parentesi citando le ultime righe dell'intervento della Leporelli:

"...In effetti certi fiori colti nello slancio verticale degli steli sembrano alludere alla visione cosmica, colonne di un tempo infinito brulicante di vita.

Non è forse una perfetta metafora del nostro mondo?

Un mondo di cui gli uomini si sentono parte, ma che non riescono completamente a comprendere. C'è un velo, una sottile barriera tra lo stato umano e quello naturale fatto di armonia ed equilibrio.

Questi fiori rappresentano il legame che unisce tutti gli esseri viventi, e sono per l'artista simbolo di speranza per l'umanità inquieta. L'uomo, in bilico tra vita e morte, tra materia e spirito, consapevole della propria fragilità, si pone domande sull'esistenza, sul senso di ogni cosa, sempre in ricerca di risposte che... soffiano nel vento..."




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